domenica 4 marzo 2012

Candida, che inferno!

Un'infezione da candida della pelle o delle mucose è una lunga a volte estenuante guerra che molte donne si trovano a dover combattere almeno una volta nella vita. E' un nemico subdolo che anche quando sembra sconfitto, torna all'attacco.
Ecco qualche rimedio naturale per combatterla.
Lavaggi con  acqua e bicarbonato. Servono ad alleviare i sintomi, quali il prurito, e abbassano il ph dell'epidermide rendendola un luogo meno propizio al micete. Ricordatevi di asciugare molto bene le parti intime. Nell'umidità la candida, come tutti i funghi e i lieviti, ha il suo habitat ideale. Naturalmente non abusatene, aumentereste il rischio di infezioni batteriche.
Tea tree oil. E' un potente antimicotico naturale e diluito in acqua per risciacqui delle parti colpite, può essere utile.
Yogurt. Bianchi e magri, da mangiare, ma anche da applicare localmente per riequilibrare la flora batterica della vagina. I fermenti lattici sono infatti degli antagonisti del fungo/lievito candida albicans.
Slip di cotone bianco. Indossare biancheria intima di fibre naturali e non colorate, questo faciliterà anche il loro lavaggio a temperature molto alte (a 100° il fungo muore, quindi se sarà necessario bollite per qualche minuto i vostri slip). Limitate l'uso dei salva slip e usate assorbenti di cotone.
Probiotici e prebiotici. Molto importanti, aiuteranno l'intestino e lo stato di salute generale e questo si rifletterà anche sull'infezione esterna. E poi, sono utilissimi nel mantenere i risultati raggiunti.
Dieta. Evitare zuccheri, carboidrati raffinati (come pasta, pane e pizza), latticini e alcol. Preferite una dieta low-carb in cui i carboidrati assunti siano integrali, con molte verdure. La candida si nutre di zuccheri e spesso la fame che sentite per le cose dolci è la fame della candida stessa.
Fitoterapia. La natura può darci una mano, aiutandoci a rafforzare il sistema immunitario con eleuterococco, ginseng ed echinacea, per esempio. Possiamo anche provare a depurarci un po' con l'ausilio di aloe e uncaria tormentosa.
Prurito. Se avete prurito, cercate di non cedere e grattarvi. Usate al bisogno una pomata alla calendula o dell'olio di iperico con una goccina di tea tree oil o del gel d'aloe.

Ricordate sempre che la serenità e il buon umore vi aiuteranno a tenere in forma il sistema immunitario, debellando più facilmente l'inferno. Buona fortuna!

mercoledì 22 febbraio 2012

Avena, un toccasana

L'avena sativa è un cereale le cui virtù benefiche sono state di recente rivalutate anche da noi. In fiocchi per la colazione, in chicchi nelle minestre, in farina per dolci e focacce, i suoi usi sono molteplici ed è sempre gustoso. Fa bene a chi soffre di insonnia, a chi è in convalescenza, in caso di stanchezza fisica e mentale. Un uso eccessivo può causare cefalea.
L'avena andrebbe macinata e ridotta in farina sul momento, perché si ossida facilmente e può risultare amara. Se la comprate già macinata, fate attenzione al suo sapore: se è troppo amara, allora non è più edibile.
Anche per uso esterno l'avena è un rimedio molto valido per dermatiti, pruriti e infiammazioni della pelle, viste le sue caratteristiche emollienti e disinfiammanti. Creme e saponi all'avena sono indicati a chi soffre di pelle secca o di acne, perché leniscono la pelle. Un buono shampoo all'avena, possibilmente ecobio, è un ottimo coadiuvante nel caso di dermatiti del cuoio capelluto.

mercoledì 15 febbraio 2012

Labbra screpolate

Un rimedio facile facile per chi ha le labbra screpolate? Basta applicare un velo di miele direttamente sulle labbra sofferenti e il gioco è fatto. Il miele ha, infatti, forti proprietà emollienti, cicatrizzanti e riparatrici della pelle. 
La tentazione di mangiarlo sarà forte, ma basterà resistere e le labbra ne trarranno i benefici sperati. Si può ripetere l'applicazione ogni volta che si desidera. Attenti poi ai livelli di zuccheri nel sangue! 

giovedì 13 ottobre 2011

Autunno, vade retro raffredore!

In autunno, coi primi freddi è facile prendersi un fastidioso raffreddore. Ma la natura ci soccorre con le sue preziose erbe... e non solo.

In primis l'echinacea, con la sua valida azione immunostimolante, ci aiuta a rafforzare le difese immunitarie. Originaria del Nord America, viene da sempre utilizzata dalle popolazioni autoctone per le sue virtù antisettiche. L'EMEA ha approvato l'estratto dei fiori di echinacea purpurea per il trattamento del raffreddore. Usatelo però con cautela, per non più di una settimana e sempre che non siate allergici per esempio a margherite, crisantemi o artemisia (la famiglia di questi fiori è la stessa) o soggetti asmatici. Non va somministrato ai bambini, né durante la gravidanza o l'allattamento.

Anche la propoli, utilissimo rimedio naturale per disinfettare il cavo orale e disinfiammarlo in caso di bruciori e mal di gola, vanta proprietà immunostimolanti, probabilmente grazie alla presenza di vitamina C e flavonoidi.

Infine, per fare il pieno di vitamina C, oltre a bere molte spremute di arance e mangiare agrumi e kiwi, vi consiglio infusi e tisane di rosa canina. In commercio si trova anche nella forma di estratto secco in opercoli. Se avete la fortuna di vivere vicino a un bosco, potete facilmente trovarla, raccoglierne i frutti e farne delle deliziose marmellate.

Con questi tre rimedi siete pronti per affrontare l'inverno!

Vi lascio alcuni interessanti link:
Allergia che va, allergia che viene
Echinacea
Propoli
Rosa canina

mercoledì 28 settembre 2011

Dall'Australia l'albero del tè

Cosa si può fare contro una noiosa onicomicosi?
Il tea tree oil ci viene in aiuto dalla lontana Australia. Si tratta di un olio essenziale estratto dalla Melaleuca Alternifolia, albero originario dell'Australia. E' un antimicotico (ma anche antibatterico, antisettico, antivirale e cicatrizzante) piuttosto potente, per essere un preparato naturale. Viene da sempre utilizzato dagli aborigeni australiani come medicamento, ma anche per preparare una sorta di tè, da cui il nome. E' utile in caso di brufoli, afte e punture d'insetto (procedere per toccature leggere), fastidi vaginali e igiene orale (va diluito). Ha un gradevole odore balsamico che lo rende ottimo in caso di raffreddori e per deodorare anche gli ambienti.
Ha il vantaggio di non essere eccessivamente aggressivo sulla pelle, anche se è bene non abusarne, potrebbe sempre creare un po' di irritazione. Testatelo su piccole zone, per assicurarvi di non essere sensibili a qualche suo composto.

Spennellare le unghie e le zone circostanti anche più volte al giorno (direi massimo 3) nella fase di attacco e poi proseguite fino a scomparsa dei fastidiosi ospiti. Tagliare e limare frequentemente le unghie (ma attenzione a non ferirvi tagliandole troppo corte, o non riuscirete a eradicare l'infezione micotica).
Batteri e funghi, in fondo, sono presenti normalmente sulla nostra pelle, ed è solo quando le nostre difese immunitarie si abbassano che proliferano, recandoci fastidio. Fate attenzione, dunque, allo stress e all'alimentazione. Alcuni funghi saprofiti, ad esempio la candida, si nutrono di zuccheri. Perciò cerchiamo di evitarli. Una flora batterica in buona salute, poi, può aiutarci molto, perciò spazio a yogurt senza zucchero, probiotici, prebiotici e kefir.

Un ultimo consiglio, asciugate sempre bene mani e piedi, dopo averli lavati. L'ambiente umido favorisce le colonie di miceti.

In commercio troverete vari marchi, fate attenzione a che il tea tree oil sia puro e titolato (con oltre il 30% di terpeni) e prediligete le maxi-taglie.

lunedì 25 luglio 2011

L'arnica, un'erba dai poteri prodigiosi

Ho comprato di recente una pomata all'arnica (Biopomata Arnica, Aboca 50ml 10 €) per lenire un fastidioso colpo della strega (no, non è stata colpa mia, ma dell'aria condizionata dell'ufficio) venuto al mio ragazzo.
L' Arnica montana è usata per i dolori articolari, i traumi, le ecchimosi e le contusioni. Ma non va usata su ferite. Se ingerita è tossica, tanto che anticamente veniva usata come veleno.
La pomata ha fatto il suo dovere dopo una settimana e il mio ragazzo poteva muoversi finalmente senza difficoltà. 

Le sostanze funzionali contenute in questo unguento sono:
-estratto liofilizzato di Arnica fiori 1%
-olio essenziale di Menta 0,5%
-estratto oleoso di Iperico 15%
-soluzione acquosa di mucillagini di Altea 58,3%

Poi ho pensato, ma se l'arnica disinfiamma e anestetizza in caso di dolori muscolari, perché allora non usarla anche su dolori tipo l'emicrania, in cui c'è un'evidente tensione dei muscoli? Così ho provato a massaggiarmi le tempie con un po' di questa crema e devo dire che funziona egregiamente. Se il dolore è lieve passa subito, se è più intenso allora lo allevia molto, anche se non riesce a farlo scomparire del tutto. In ogni caso si può lavorare con una certa tranquillità e il mal di testa non è più invalidante.
Ho così risolto un paio di emicranie fastidiose senza utilizzare più aspirine e il mio stomaco ringrazia. Se provate questo rimedio, fatemi sapere come vi trovate.

C'è una pagina della Wikipedia dedicata all'Arnica montana per chi volesse approfondire l'argomento. Buona lettura!

domenica 24 luglio 2011

L'impronta di CO2

Facendo il test sull'impronta di carbonio ho scoperto che:

-L'impronta media degli abitanti in Italia è 7.70 tonnellate.
-La media per le nazioni industrializzate è di circa 11 tonnellate.
-L'impronta ecologica media a livello mondiale è di 4 tonnellate circa.
-L'obiettivo a livello mondiale per contrastare il cambiamento climatico è di 2     tonnellate.

La mia impronta di carbonio è di 6 tonnellate (5.92 CO2 per essere precisi). Sono sotto la media nazionale, ma devo rientrare nelle 4 tonnellate della media mondiale per cominciare. Quello che mi incastra, lo confesso, sono i viaggi in aereo... Però se gli aerei partono anche senza di me, allora... 

I miei buoni propositi per l'inverno sono:
1) installare le valvole termostatiche ai termosifoni.
2) fare lo yogurt in casa, per ridurre l'impatto dei contenitori di plastica.

Vi terrò aggiornati. 
Eccovi alcuni consigli utili per ridurre un po' la vostra impronta di carbonio.